martedì 10 gennaio 2012

Golden Goose


Golden goose...come mai così tanto successo?
Il successo, nella moda, a volte è inspiegabile. E non si può determinare a tavolino.
Si può in qualche maniera analizzare, notando elementi ricorrenti nelle storie di successo.
Trattandosi di un prodotto ‘caro ed esclusivo’ giocano alcuni fattori importanti.
Primo. Se vuoi vendere scarpe a 250-300 euro devi far percepire al pubblico il valore del prodotto.
Per fare questo devi:
a – Inserirlo nel contenitore giusto: in negozi ‘alti’ che sappiano rendere credibili un paio di sneakers a 300 euro. Golden Goose lo ha fatto.
b – Proporre un prodotto dal sapore esclusivo. Una manifattura italiana, scatole e packaging curato, e lo stesso prodotto curato in ogni dettaglio vanno in questa direzione. Le stesse ‘sporcature e sdruciture’ danno comunque l’effetto di una cura nei particolari, di un prodotto che è stato trattato da mani artigiane e sapienti.
Infine però se vuoi fare dei numeri rilevanti devi avere un elemento di RICONOSCIBILITA’ (in primis la stella tagliata e cucita sul lato):
a -Questo serve per veicolare il brand
b – Permette da una parte per chi lo indossa, di far capire agli altri (o a quelli che ‘ne sanno’), “Ehi, io c’ho su un paio di Golden Goose. Ci siamo capiti? Roba da intenditori, roba che scosta 300 euro.”
c- Questo crea EMULAZIONE che è poi la spinta che determina i grossi successi commerciali. L’emulazione creata da una stella in pelle semi tagliata e sovracucita (oltre che dalla forma  e le sporcature sulla tomaia e le strighe), è piuttosto immediata. (Abbiamo visto qualcosa di analogo con la D dei jeans Dondup etc.). Alla fine della fiera, una stella,  è quanto di più banale ci possa essere. Uno dei simboli più immediati e abusati: ma qui è riproposto in maniera diversa e in contesto accattivante e azzeccato.
Inoltre bisogna rilevare come conti essere stati i primi ad imporre una certa idea (ora quella forma di scarpe e le ‘sporcature’ le stanno proponendo in tanti…vogliamo parlare delle Philippe Model? Delle sneakers di Blauer?…)
Da ultimo è fondamentale, poi, una volta lanciato un brand e un prodotto, allargare la proposta e la gamma a modelli diversi, caratterizzati da una continuità stilistica (in questo caso le sporcature, le sdruciture, una certa forma), per creare una ‘fuga in avanti’ e proporre qualcosa ai trend-setter che una scarpa con una stella su un lato la vedono già come un fenomeno ‘troppo di massa’ e cercano un modello nuovo, meno commerciale e ancora più esclusivo.
La scarpa bassa può costare dai 280€ ai 310€,mentre le alte vanno dai 300€ ai 320€

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